Il calcio italiano si è sempre distinto per la tendenza da parte della dirigenza delle società a cambiare spesso e volentieri il titolare della panchina, vuoi per incompetenza, vuoi per mancanza di visione comune con la società, vuoi per divergenze personali o semplice mancanza di pazienza.
Molti infatti ricorderanno l'anno 1998-1999, quello in cui l'Inter Morattiana cambiò 4 allenatori diversi in una stagione.
Altri rammenteranno gli anni dei due settimi posti della Juventus o un qualsiasi anno del Palermo nella gestione Zamparini.
In Inghilterra Ferguson ha tenuto la panchina del Manchester United per 25 anni, non tutti vittoriosi, Wenger all'Arsenal ha subito un digiuno forzato di titoli durato 10 anni, Klopp al Dortmund sta lottando per evitare la retrocessione ma sono rimasti tutti al loro posto, pare proprio che l'esonero dell'allenatore a campionato in corso sia una pratica tipicamente italiana e non sempre utile alla squadra.
Questa tradizione centenaria non si interromperà nemmeno nel 2015, andiamo a vedere quali scenari futuri aspettano le panchine del nostro campionato.
Le novità maggiori arrivano da Milano: il Milan sembra essersi stufato di Inzaghi e pare quasi sicuro che non sederà lui sulla panchina rossonera l'anno prossimo indipendentemente dall'esito delle nove partite rimanenti; i successori possibili sono: Sarri, l'uomo dei 33 schemi su calcio piazzato, che sta facendo sognare e divertire i tifosi dell'Empoli, piace per l'attenzione posta sulla fase difensiva e sulla capacità di far migliorare i giovani; Montella il maestro della Fiorentina tutto possesso palla e tecnica che tuttavia sembra intenzionato a restare a Firenze ancora un anno; Spalletti ormai divorziato dallo Zenit è un allenatore esperto che ha sempre saputo ottenere risultati anche senza grandi campioni, ma il suo cache è alto; anche Emery del Siviglia e Eusebio di Francesco sono in Pole Position.
Napoli: Benitez dopo l'eliminazione dalla Coppa Italia sembra essere destinato all'addio, il suo Napoli ha centrato l'obiettivo minimo stagionale ovvero la Supercoppa Italiana, ma è attualmente sesto in campionato, fuori dalla Champions League e se non ci fosse un successo in Europa League non sarebbe esagerato parlare di stagione buttata; per la successione si pensa a un possibile ma poco probabile Mazzarri-bis o ad un giovane promettente come Montella o Di Francesco.â¨Sampdoria: il vulcanico presidente Ferrero presto troverà vuota la sua panchina perché a Mihajlovic arrivano ogni giorno offerte più che generose dalla Spagna e dall'Inghilterra, pare persino dal Napoli, e il tecnico pare stia seriamente valutando un cambio di campionato in cerca di nuovi stimoli. Per il successore si sondano tecnici che mantengano la Samp ai livelli attuali come Di Francesco o Sarri o il più esperto Mandorlini.